
Roma. Immagini dalla Città Eterna
Arte e Collezionismo a Roma
18–23 Settembre 2025 | Palazzo Barberini, Roma
In occasione della mostra Arte e Collezionismo a Roma, la galleria Walter Padovani presenta un affascinante viaggio nella Roma dal Seicento all’Ottocento attraverso una selezione di opere che raccontano la spiritualità , l’energia creativa e la quotidianità della Città Eterna. Sculture e dipinti che restituiscono lo spirito di un’epoca, la bellezza del gesto artistico e il riflesso profondo di una cultura visiva che ha segnato la storia. Il percorso espositivo si apre con un intenso Cristo Risorto in terracotta di Alessandro Algardi (1598–1654), uno dei più grandi scultori del Seicento. Contemporaneo e rivale di Bernini, Algardi si distingue per il suo misurato classicismo, lontano dalla teatralità barocca dominante. L’opera, densa di spiritualità e rigore formale, riflette la sua raffinata conoscenza della statuaria antica e l’esperienza maturata nel restauro di questi marmi. Segue una Natività in terracotta di Bernardino Cametti (1669–1736), raro esempio della sua produzione fittile. La composizione semicircolare raccoglie le figure tradizionali attorno al Bambino con un gesto corale e protettivo. L’opera vanta una provenienza illustre: dalla famiglia Forti, discendenti di Gian Lorenzo Bernini, passò nella prestigiosa collezione del principe Camillo Massimo.
Il Battesimo di Cristo di Pietro Bracci (1700–1773) è un bozzetto preparatorio per uno dei rilievi marmorei della facciata di San Giovanni dei Fiorentini. Il modello, ancora vibrante del pensiero dell’artista, rivela la complessità di una composizione solo apparentemente semplice e l’equilibrio plastico che Bracci padroneggiava con maestria nella progettazione delle opere monumentali.
Chiude la selezione un’eccezionale coppia di dipinti a olio di Bartolomeo Pinelli (1781–1835), artista anticonformista e testimone poetico della Roma popolare. Il Saltarello al Testaccio e L’improvvisatore popolare a Campo Vaccino – originariamente appaiati alla Mossa dei Barberi e al Saltarello notturno a Piazza Barberini, oggi al Museo di Roma – sono visioni vivide di un folklore urbano che si svolge tra le rovine della Roma antica. In queste scene, l’epica quotidiana del popolo romano si intreccia con i resti dell’Impero, dando forma a una romanità irriducibile, consapevole e fiera. Pinelli ne è il cantore visivo, l’illustratore appassionato.
Un racconto denso di storia e identità , che attraversa secoli di arte tra pubblico e privato, sacro e profano, colto e popolare – restituendo l’anima profonda di Roma nella sua inesauribile potenza visiva.